Con una lunga lettera pubblica indirizzata ai due contendenti, il civico Francesco Onofri annuncia che non farà accordi per il ballottaggio né con Emilio Del Bono né con Adriano Paroli e spiega la sua decisione di entrare in Loggia da semplice consigliere per il prossimo quinquennio.

ECCO IL TESTO INTEGRALE

Caro Adriano, caro Emilio

 

Vi ringrazio anzitutto per l’offerta che mi avete fatto di entrare a far parte della squadra di governo della città, offerta che ovviamente mi ha gratificato e che ho preso in seria considerazione.

I motivi per cui non posso però accettarla, e su cui ho il consenso della grandissima maggioranza dei miei sostenitori, sono tre.

Il primo è che oggi la mia principale responsabilità politica è quella di continuare a far crescere il giovane partito civico di cui sono alla guida e che finirebbe con il morire nel caso di una mia discesa in campo con uno dei due schieramenti di partito, ai quali con fermezza ci siamo presentati come alternativi.

Nonostante in molti non lo abbiano ancora compreso, sono infatti convinto che il movimento che oggi mi trovo a guidare sia l’esempio di azione politica locale più interessante, più nuovo e più avanzato che Brescia ha conosciuto negli ultimi vent’anni e di cui la città oggi ha bisogno.

È perciò molto importante che questo lavoro prosegua, che il piccolo germoglio nato nel 2008 e che oggi è una vigorosa pianta continui a crescere. 

Non intendo sacrificare, ad una prestigiosa offerta di un posto nella prossima giunta e di un ruolo nella gestione della mia città, la crescita di questa nostra idea buona di fare politica.

Se dovesse accadere che alla politica bresciana serva una scialuppa di salvataggio e se quel giorno tutti si dovessero guardare intorno per cercarla, noi saremo pronti al nostro posto per esserlo.

Il secondo motivo riguarda il rispetto degli oltre 6700 cittadini liberi, che votandoci in modo trasversale hanno avuto il coraggio di scegliere una via nuova e diversa da quella dei partiti “sordi e sterili”, dei politici di lungo corso, della paura che vinca “l’altro”, del Movimento 5 stelle, il cui fiato corto sta già dando prova di incapacità di proseguire la sua corsa.

Non mi permetto perciò di indirizzare questi voti da una parte o dall’altra, ammesso che io possa davvero farlo, cosa che non credo. Troppe volte abbiamo visto invece politici ansiosi di affermare se stessi o di saltare da uno schieramento all’altro, dimenticarsi della volontà degli elettori.

Il terzo motivo è la coerenza: in campagna elettorale avevo detto tutte queste cose e la parola la si deve rispettare. In politica occorrono comportamenti esemplari perché i cittadini ci guardano e ci giudicano.

La mia azione come consigliere comunale sarà di stimolo, formulerò proposte per aiutarvi a non commettere i “peccati” più gravi – quelli omissivi – e potrete contare su di me nei passaggi più impopolari ma necessari che il prossimo governo dovrà affrontare.

Ho poi la fortuna di avere una grande squadra che mi consentirà di portare in consiglio competenze e una visione alta della città.

Sarò un consigliere comunale in mezzo ai bresciani, li riceverò, li ascolterò andando nei quartieri, farò da ponte tra i cittadini e la Loggia.

Non avrò dunque il solito atteggiamento negativo dell’opposizione, ma agirò con spirito costruttivo e collaborativo.

È mia ferma intenzione portare avanti le priorità per la città, preannunciando che chiunque le vorrà porre in essere riceverà non solo il mio voto favorevole in consiglio ma l’approvazione di tutto il nostro movimento.

Le nostre priorità sono:

novità e competenze nei nomi della Giunta da annunciare prima del secondo turno;

avvio della bonifica Caffaro e della cava ex Piccinelli;

accorpamento delle società controllate e taglio delle poltrone, con nomine secondo competenze e non in base a criteri di partito;

taglio delle consulenze (del 50% subito), razionalizzazione e valorizzazione della macchina comunale e dei relativi costi (almeno del 15% in 5 anni);

revisione PGT con stop al consumo di suolo e incentivo alla ristrutturazione sostenibile anche con demolizione del vecchio;

metrobus: entro un anno attuazione dell’intermodalità con i bus e con la rete provinciale;

avvio di progetti di stretta collaborazione tra università e impresa;

stop a grandi mostre, rilancio del marchio Brescia e marketing territoriale;

progetto housing sociale in collaborazione con fondazioni ed enti morali che integrino e garantiscano ai proprietari di alloggi vuoti il canone di locazione;

subito consulte di quartiere senza spese per il Comune, con elezioni a lista unica;

affitto di immobili comunali o pubblici a università straniere;

stop al progetto sede unica del Comune e al parcheggio sotto il Castello. 

Vincerà il ballottaggio chi tra voi saprà parlare anche ai miei elettori, impegnandosi a realizzare questi nostri punti di programma.

Auguro sia a chi di voi sarà il prossimo sindaco, sia a chi siederà accanto a me nei banchi della minoranza, di svolgere il lavoro che vi aspetta con un’autentica passione per la città.

 

Buon lavoro

 

Francesco Onofri

 

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Redazione BsNews.it

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