Decine di segnalazioni in comune ed alla Polizia Locale per gli odori nauseabondi emanati dall’azienda, la mancanza dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e la realizzazione di uno scarico non previsto delle acque di raffreddamento in un pozzetto. Questi i motivi che hanno portato ieri al sequestro di un’azienda di trattamento rifiuti con sede ad Adro, nello stabilimento dell’ex Elg (che fu di proprietà della famiglia del sindaco Oscar Lancini, fallita quattro anni fa) da parte del Nucleo investigativo dei Carabinieri di Brescia con il supporto dei Carabinieri di Adro e di Palazzolo.
La società è da tempo nel mirino di Legambiente e degli imprenditori che hanno i capannoni vicino alla sua sede, da cui provengono emissioni maleodoranti. Sul registro degli indagati risulta E. C., amministratore delegato dell’azienda al momento dei primi controlli, sostituito dieci giorni fa da Luisa Caini che ieri ha detto di avere piena fiducia nella Magistratura. (a.c.)
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