di Elisabetta Bentivoglio – Quinto appuntamento con le interviste di fine mandato di Bsnews.it agli assessori della giunta Paroli. Quest’oggi a fare il bilancio dell’attività svolta in questi ultimi cinque anni di governo in Loggia è l’assessore al Centro Storico e ai Lavori Pubblici, Mario Labolani (Fdi).

Se dovesse citare tre azioni realizzate durante il suo mandato di cui va particolarmente fiero, quali sceglierebbe?

“Partirei dalle opere complementari al Metrobus visto che quando ci siamo insediati la vecchia amministrazione Corsini non aveva progettato nulla. Non posso dimenticare, inoltre, la soddisfazione per aver sistemato e reso fruibile la nuova curva Nord dello stadio Rigamonti, indispensabile non solo per garantire la sicurezza dei tifosi, ma anche per permettere a tanti altri bresciani di avvicinarsi allo stadio e poter coltivare la propria passione per le rondinelle. A ciò aggiungerei anche gli interventi in centro storico che riguardano il decoro ma sopratutto l’arredo urbano, reso sempre più bello dalle fioriere, le aiuole verdi, la pulizia dei palazzi storici e la ristrutturazione di diverse aree di palazzo Loggia. Nel corso del mandato ho avuto anche modo di seguire personalmente il contratto di quartiere che, devo dire, è molto altro rispetto alla sola torre Tintoretto. Basti pensare che in cinque anni ho portato a termine 299 opere per una spesa totale di 216 milioni di euro”.

E il più grande rammarico, invece, qual è?

“Non essere riuscito a spiegare e a far capire ai cittadini la validità del progetto ( meglio conosciuto come “cubo bianco” ndr. ) che avrebbe dovuto far nascere una nuova e moderna aula studio in Largo Formentone. Inoltre, mi dispiace che i tentativi fatti con il Ministero dei Beni Culturali per ristrutturare palazzo Avogadro si siano conclusi con un nulla di fatto e altrettanto che i lavori per sistemare la Pinacoteca non siano stati portati a termine per mancanza di coperture finanziarie, laddove abbiamo preferito investire gli stessi privilegiando i problemi delle fasce più deboli della popolazione”.

I cinque anni del mandato comunale stanno per scadere: si ricandida, e se no, che futuro immagina per sé?

“Mi sono ricandidato perché credo nella bontà di Paroli e della sua amministrazione. Come è ovvio che sia spero che il sindaco Paroli venga riconfermato. Da parte mia, ho scelto di entrare a far parte dei Fratelli d’Italia per provare a rifondare una nuova casa della destra bresciana, e non credo che questo debba diventare un problema per qualcuno, ne tantomeno è un insulto. Se Paroli verrà riconfermato mi piacerebbe proseguire nel cammino che ho intrapreso cinque anni fa, vale a dire, tornare ad occuparmi di lavori pubblici e centro storico. In realtà ho anche un altro grande sogno: veder rinascere il monte Maddalena, magari con la creazione di un impianto funivia sul modello di quello già esistente per il monte Baldo, e con l’aggiunta in loco di percorsi vita, aree pic-nic e gioco, un piccolo snow-park per far divertire i bambini e un’area concerti-live”.

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Redazione BsNews.it

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