Lo scenario che si era presentato ai carabinieri lasciava poco spazio alle interpretazioni: la finestra sul retro era rotto, mentre le macchinette videopoker come il cambiamonete erano state forzate con un flessibile. Per un bottino di circa 4mila euro in contanti. Insomma: l’ennesimo colpo ai danni di una sala giochi, che questa volta aveva colpito un locale di Manerbio. E nelle settimane prima aveva toccato diversi bar del circondario. Peccato che quando i carabinieri hanno scoperto l’autore del colpo la proprietaria del bar non fosse molto contenta. Perché la colpevole era lei, che – dopo vari tentennamenti – ha dovuto ammettere di essersi inventata tutto con l’aiuto di due complici. Tutti, ovviamente, sono stati denunciati per simulazione di reato.
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