Politica ambientale, tutto da rifare per il candidato Del Bono (Pd): “Cambiamo l’aria”

Con un comunicato il candidato del Pd alla poltrona di sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, divulga il proprio programma elettorale in materia di ambiente, toccando, punto per punto, i principali problemi che riguardano aria, acqua e terra.

DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL PROGRAMMA:

Brescia è il capoluogo della natura in Lombardia. È La città delle colline e della montagna, con piante e animali unici, boschi e praterie, carsismo e biodiversità. E con il colle Cidneo nel centro del centro! Nel territorio comunale crescono spontaneamente centinaia di specie di piante. La città è nella natura e la natura è in città. Nonostante ciò, la nostra città è conosciuta per le attività industriali inquinanti e la città natu rale è nota come la città industriale. Porzioni di città sono inquinate dall’attività industriale, il traffico inquina l’aria, il consumo di suolo non è ancora terminato. E il fiume che attraversa la città è la cloaca della Val Trompia. È necessaria un’opera di manutenzione straordinaria per rimediare ai guasti del passato e ai molti creati dall’amministrazione attuale. Saremo i custodi di quest’immenso patrimonio naturale, volteremo pagina e costruiremo insieme un ambiente più salubre e una qualità della vita migliore. La particolarità della realtà bresciana comporta che la tematica ambientale sia affrontata diversificando al massimo le direttrici di intervento, sommando a quella più tradizionale di impostazione strettamente sanitaria, quella della rivalutazione del patrimonio naturale. La principale proposta del candidato Del Bono alla città in campo ambientale è di passare dalleanalisi e dalle promesse alla concretezza delle realizzazioni. Ecco di seguito gli indirizzi proposti dal gruppo di lavoro sul programma amministrativo dedicato ai temi ambientali.

TERRITORIO E VERDE

 
Serve una profonda revisione del PGT 2012 secondo i seguenti criteri:La trama verde dei parchi: riqualificazione ecologica della città, volta alla riconversione/promozione “a verde diffuso” degli spazi e dei volumi attualmente non impegnati e contestuale tutela e valorizzazione delle aree non urbanizzate. Andranno tutelate e meglio manutenute le aree verdi della città dai parchi alle colline.
Parchi: andranno introdotte norme urbanistiche restrittive per la tutela del Parco delle Colline, della Maddalena, del Parco del Mella, del Parco agricolo di San Polo, del Parco delle Cave.Giardini/aree verdi: serve un piano per la realizzazione di pozzi per annaffiamento e manutenzione sistematica. Si propone la realizzazione di un sistema armonioso e funzionale dei parchi cittadini, sul modello dell’Emerald Necklace di Boston, che colleghi, potenzi e renda diffusamente fruibile il verde di Brescia. Verrà appositamente promossa e incrementata la piantumazione di specie arboree autoctone, soprattutto nelle aree ex industriali, in quelle da bonificare e/o lungo le tangenziali e le autostrade (“boschi in città”). Con incentivazioni calibrate e snelle il Comune avvierà la ristrutturazione delle aree industriali dismesse. Occorrerà naturalmente vagliare con attenzione le riconversioni, che dovranno sempre rispettare il principio di consumo zero di nuovo territorio agricolo e una visione sostenibile della città dal punto di vista urbanistico e viabilistico. Verrà predisposto un regolamento del verde pubblico che disciplinerà in maniera rigorosa ogni intervento sul verde in città finalizzandone gli interventi al miglior risultato conseguibile.
Pianificazione sistematica della mobilità :Verrà predisposto un organico Piano Urbano della Mobilità (PUM), che integrerà la mobilità privata sostenibile con il naturale e profondo potenziamento del trasporto pubblico. Verranno ultimate e ottimizzate le opere e le azioni necessarie alla piena valorizzazione della Metropolitana e al suo diffuso utilizzo da parte dei cittadini (prolungamento degli orari fino alle 24 e nel fine settimana fino alle ore 2). Si valuterà abbonamento gratuito per famiglie numerose e per nuclei in difficoltà economica (disoccupati, in mobilità, cassa integrazione, inoccupati di lunga durata). Verranno reperite nuove risorse da indirizzare in investimenti nei parcheggi di scambio gomma-metropolitana (al fine di arrivare a 5.200 posti auto). Verrà realizzata una piena, profonda integrazione e armonizzazione operativa e tariffaria con i trasporti urbani ed extraurbani, migliorandone la connettività all’asse Metrobus (biglietto unico), con anche l’utilizzo della tratta ferroviaria Mandolossa-Stazione. Prioritaria la tutela del pedone e messa in sicurezza degli attraversamenti anche per disabili e non vedenti. Nel contempo saranno adottati strumenti di valorizzazione del trasporto urbano che ne esaltino i vantaggi. Introduzione di un quadrilatero pedonalizzato (piazza Loggia, Via X giornate, Corso Zanardelli, Piazza Duomo). Adozione e attuazione del piano della ciclabilità con conseguente contemporaneo potenziamento del servizio di bike sharing. Non saranno presi in considerazione progetti in contraddizione con una visione sostenibile della mobilità: il parcheggio sotto il castello, la nuova sede degli uffici comunali e lo stadio nella zona del Parco delle Cave saranno progetti necessariamente posti in revisione essendo collocati fuori dall’asse della Metropolitana. Consumo zero di nuovo territorio agricolo: attraverso un percorso di vera progettazione partecipata, vedrà la luce il Parco delle Cave, ispirato all’equilibrio tra fruibilità e rinaturalizzazione, grande area di mitigazione ambientale. A fronte di nuove occupazioni di aree libere da costruzioni e l’inclusione delle aree non trasformate col precedente PRG negli ambiti di trasformazione, dovrà valere il principio della compensazione ecologica. Revocare le destinazioni urbanistiche del PGT Paroli che prevedono 2 milioni di metri quadri di consumo di suolo agricolo, confermandone la vocazione naturale. L’altro criterio guida sarà la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, incentivato con abbattimenti IMU, TARSU e oneri di urbanizzazione. L’obiettivo è il rispetto delle disposizioni relative alla emissione energetica, al rischio sismico e al rischio idrogeologico.

RIFIUTI, ENERGIA E TERMOUTILIZZATORE

La nuova amministrazione si impegna a portare la raccolta differenziata al 70% dei rifiuti prodotti in città entro il 2018. A tal fine, verrà valutata la fattibilità sperimentale del sistema di raccolta “porta a porta” in alcuni quartieri della città, così come ogni eventuale alternativa per raggiungere l’obiettivo del 2018. Contestualmente, il Comune di Brescia avvierà contatti formali con l’altro azionista pubblico di A2A e con i comuni della provincia per concordare una revisione dell’attuale sistema di gestione (applicazione di una progressiva bacinizzazione su base provinciale per quanto concerne il conferimento dei rifiuti al TU) con conseguente rimodulazione dell’esercizio delle caldaie (linee) di produzione calore del teleriscaldamento.

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Redazione BsNews.it

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