Un progetto di restauro promosso da un’agenzia pubblicitaria milanese che avrebbe portato a nuovo splendore due statue simbolo della città, quelle di Arnaldo e Zanardelli. In questi mesi di campagna le infrastrutture che coprivano i lavori hanno ospitato i faccioni dei politici candidati alle elezioni appena svolte, promossi della stessa agenzia. Ora il voto è passato, ma i risultati di questa "operazione di restauro" che doveva durare da settembre a marzo, a costo zero per il comune di Brescia, come riporta il Corriere, ancora non si vedono. L’accordo prevedeva che l’agenzia avrebbe racconto abbastanza fondi (160mila euro stimati) per pagare il restauro con la pubblicità, così poi da "regalarla" a Brescia. Il punto è che a oggi gli spazi sono ancora in vendita e a prezzi elevati di migliaia di euro e che, secondo il soprintendente ai Beni architettonici Marco Fasser non sono necessari tutti quei 160mila euro per il restauro. "Per quei restauri, considerate le criticità, ci vogliono 2 mesi e mezzo, esagerando, e non più di 40 mila euro". I lavori, iniziati a settembre, dovrebbero finire a fine aprile, portando un introito ben maggiore all’agenzia. Inoltre, a quanto dice l’esperto, i soldi stimati per il restauro sono davvero nettamente inferiori. Per il progetto non c’è stato nessun appalto, ma una proposta da parte dell’agenzia.
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