(a.c.) La convocazione, per giovedì 7 marzo, di Regione Lombardia di una conferenza dei servizi tra i comuni di Brescia, Rezzato e Castenedolo riapre a gran forza la possibilità che l’ex cava Gaburri possa essere riconvertita a discarica.
Con questa notizia forse inattesa tornano i timori legati alle criticità ambientali in una delle zone più sensibili dell’hinterland cittadino. Se già in passato il comune di Rezzato aveva espresso forte perplessità riguardo all’attivazione di una nuova discarica, la Regione pare che voglia andare avanti sulla sua strada. Alcuni tecnici avrebbero già fatto un sopralluogo nella cava in località Cascina Castella, per ora senza trasmettere alcun documento in comune.
Secondo quanto riportato stamane sulle colonne di Bresciaoggi, la cava potrebbe ricevere fino a 200mila tonnellate annue di rifiuti speciali non pericolosi, per 8 anni. Non solo: sul sito verrebbe allestito un non meglio precisato "impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile" (parco fotovoltaico? centrale a biogas?).
I comitati ambientalisti sono già sul piede di guerra.
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