(a.c.) In aula è stato confermato dai tecnici impegnati nell’incidente probatorio che sotto l’asfalto della tangenziale di Orzivecchi sono presenti scorie inquinate da cromo e bario. In concentrazioni elevate. Ma c’è di più: il materiale depositato come fondo della strada non sarebbe stato miscelato con sabbia ma sarebbe stato posizionato in strati uniformi, e le scorie non sarebbero sempre granulose ma addirittura formate da grossi pezzi di metallo.
Si aggrava la posizione processuale del titolare della ditta indagata, il bergamasco Pierluca Locatelli, che a dispetto dei dati enunciati in aula si dice sereno sulla questione dei rifiuti pericolosi. Discorso diverso per la questione-tangente. Locatelli all’uscita dell’auola di giustizia dice ai microfoni dei giornalisti: «Ammetto sempre e solo la tangente pagata a Nicoli Cristiani. Anzi, che sono stato costretto a pagare. Per quanto riguarda il traffico di rifiuti, invece, l’ho detto fin dal primo giorno: non esiste e verrà dimostrato».
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