5mila in piazza per Beppe Grillo, che in un’ora e mezza propone la sua idea di cambiamento

(a.c.) Puntuale, il suo camper proveniente da Bergamo ha fatto l’ingresso in piazza Paolo VI poco dopo le 21. Flash di fotografi, telecamere e assalto dei sostenitori che quasi impedivano che la porta si aprisse: Beppe Grillo sembrava una rockstar. Niente scene di delirio però, e giusto un paio di agenti dei carabinieri a controllare – da lontano – che non ci fossero problemi. I bresciani che lo aspettavano l’hanno applaudito e ringraziato per ciò che sta facendo, dopodiché l’hanno lasciato salire sul palco. Piazza piena, strapiena anzi, almeno 5mila le persone che hanno sfidato le basse temperature per sentire dal vivo il proprio leader. Lunedì a Mantova in piazza Sordello c’era altrettanta folla, ma sotto una bufera di neve. Beppe Grillo riesce a fare questo, a scaldare l’animo dei suoi sostenitori. Non lo fa solo con le battute da comico, che pure non mancano, ma con le proposte, spiegando l’idea di Stato sua e dei suoi collaboratori. Gente giovane, spesso volontari che hanno preso l’aspettativa dal lavoro per questa campagna elettorale in giro per l’Italia.

Le idee? Nazionalizzare il Monte dei Paschi (non può fallire, manderebbe in rovina migliaia di famiglie), ma solo dopo aver messo a giudizio i responsabili del buco da 21miliardi di euro (il più grande della storia d’Italia) e chi li doveva controllare (Banca d’Italia e Consob). Spazzare via le 350mila leggi italiane sostituendole con meno leggi chiare e semplici (come negli altri paesi). Abolire l’Imu (Berlusconi ha copiato il programma del Movimento 5 Stelle, e non solo su questo punto). Abolire il finanziamento pubblico ai partiti (il Movimento non accetterà il rimborso dopo le elezioni), restituire quello che si è preso in passato, diminuire i compensi nei consigli comunali e regionali (come è stato fatto in Sicilia, con i grillini eletti che cedono ai piccoli imprenditori, sotto forma di credito, il 75% del loro stipendio mensile da 20mila euro). Mandare in pensione i lavoratori ai 60 anni di età, con una pensione massima di 4mila euro al mese, anche per i dirigenti e gli amministratori delegati. E poi mettere come forbice massima tra gli stipendi di quadri e impiegati-operai il valore di 12 (ora è molto, molto superiore). E poi ancora tanta ecologia, risparmio energetico, nuove tecnologie e rete wireless veloce gratis per tutti, come diritto di nascita. Alla fine una proposta nuova, una sorta di redditometro per gli amministratori: mettere soto la lente il loro patrimonio attuale e quello di prima che entrassero in politica, calcolando l’ammontare complessivo degli stipendi lungo gli anni di politica. E vedere la "congruità".

Dopo un’ora e mezza di comizio Beppe Grillo ha lasciato la parola ai candidati regionali del movimento, che a turno hanno presentato le loro proposte. Non sono mancate le stoccate a Formigoni, nel giorno della notizia del nuovo filone d’inchiesta per corruzione.   

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Redazione BsNews.it

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