Rezzato, polemica sulla Tares. L’assessore al Bilancio Giacomini: “Ancora una volta i comuni sono obbligati nei fatti ad aumentare il prelievo fiscale sulle famiglie”

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Dal primo Gennaio 2013 partirà nuova tassa sui rifiuti chiamata Tares. Questo tributo, previsto già un anno fa dal Decreto Salva-Italia, sostituirà la TIA (tariffa igiene ambientale) e servirà per finanziare oltre alla raccolta rifiuti anche i cosiddetti “Servizi indivisibili” prestati dai comuni, vale a dire quei servizi comunali di cui beneficia l’intera collettività ma per i quali non è possibile effettuare una suddivisione in base all’effettiva percentuale di utilizzo individuale. "La TARES dunque, non per scelta dei Comuni ma per imposizione statale, sarà più pesante della tariffa di igiene ambientale attuale (TIA) e non migliorerà le finanze comunali, nuovamente sottoposte ad ulteriori tagli (per Rezzato si stimano nel 2013 circa 600.000 € che vanno ad aggiungersi ai 700.000€ bloccati dal patto di stabilità). L’amministrazione comunale di Rezzato è riuscita a prevedere anche per il prossimo esercizio alcuni risparmi che avrebbero portato ad una, seppur modesta, riduzione della tariffa. L’introduzione della TARES (nuovo tributo che sostituisce la TIA), da parte del Governo Monti cambia purtroppo le carte in tavola. Purtroppo questa novità vanifica gli sforzi fatti per ridurre la tariffa (così come avvenuto nel 2012, quando l’addizionale provinciale è salita dall’1 al 5%) e, al contrario, aumenta il prelievo fiscale" si legge in una nota. Al riguardo l’assessore al Bilancio, Davide Giacomini: “Ancora una volta i comuni sono obbligati nei fatti ad aumentare il prelievo fiscale sulle famiglie e sulle imprese senza ottenere benefici in termini di bilancio ma, al contrario, subiscono riduzioni dei trasferimenti che hanno effetti negativi sui servizi erogati. In questo modo il peso dei conti pubblici ricade sempre sugli enti locali ed i cittadini sono più tassati a fronte di servizi necessariamente ridotti o comunque difficilmente migliorabili”.

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