Una delegazione di una cinquantina di ultrà del Brescia calcio si è presentata oggi pomeriggio (intorno alle 17.30) in Loggia, durante il consiglio comunale, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul caso di Paolo Scaroni, il tifoso delle Rondinelle pestato dalla polizia nel corso di una trasferta a Verona nel 2005. Tutti assolti gli agenti accusati di averlo ridotto in fin di vita.
In un volantino gli ultrà dichiarano il loro “sdegno” per la sentenza “non solo perché assolve tutti gli imputati con formula quasi piena, ma anche perché lascia poco spazio per un’eventuale causa civile” e indicano come “unica soluzione” i numeri di identificazione per coloro che si occupano dell’ordine pubblico. Perché "se gli aggressori di Paolo avessero avuto un numero di riconoscimento non avrebbero mai e poi mai cercato di ammazzarlo".
I tifosi e lo stesso Scaroni, che sono entrati nella sezione dedicata al pubblico dell’aula, hanno incontrato anche il vicesindaco Fabio Rolfi, il capogruppo del Pd Emilio Del Bono e il primo cittadino Adriano Paroli.
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