(a.c.) La Loggia contava molto sulle notizie positive che sarebbero potute arrivare da Roma, dove ieri è stato presentato dal ministro delle Infrastrutture Corrado Passera, dal presidente della cabina di regia Domenico Crocco e dal presidente Anci Graziano Delrio, il cosiddetto Piano città. Invece Brescia rimarrà a bocca asciutta, almeno per ora.
Il comune aveva chiesto a Roma ben 36 milioni di euro, per la riqualificazione di via Milano, compresa la bonifica dei suoli inuinati da pcb, e la ristrutturazione di Palazzo Avogadro, per ricavarne housing sociale. Un doppio intervento ritenuto interessante, inserito in "fascia di evidenza" dal ministero, ma non finanziato. Dei 457 progetti arrivati nella capitale per essere vagliati dalla commissione ne sono stati approvati solo 28, che riceveranno fondo per 318 milioni di euro. E’ stata data la precedenza a interventi di grandissime dimensioni, in grado di attivare cantieri ben più importanti di quelli che si sarebbero attivati a Brescia. E immediatamente, secondo Passera, avviabili.
Brescia finisce in seconda fascia, se ci sarà un nuovo finanziamento potremmo rientrarvici.
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