Bonus Bebè, Del Bono (Pd): “Paroli paghi di tasca sua”
“Il tribunale ha dato torto per la settima volta al comune di Brescia sul Bonus bebé. Ora il sindaco Paroli deve abbandonare questa assurda ostinazione, mettere mano al portafogli e pagare di tasca sua per gli errori commessi”. Non ha dubbi Emilio Del Bono, candidato sindaco dei democratici, nel commentare la notizia che la sezione Lavoro del tribunale di Brescia ha dichiarato discriminatorio il comportamento del Comune per la delibera numero 46 del 30 gennaio 2009, quella con la quale la Loggia ha revocato il bonus bebè sia agli italiani che agli stranieri. “Paroli”, spiega Del Bono, “si arrampica sui vetri e cerca di avere ragione ad ogni costo, incaponendosi inutilmente. Mostra il suo ritardo culturale e la sua miopia, vantandosi pubblicamente della paternità del Bonus bebè e ingaggiando una battaglia fallimentare in tribunale. Spreca le risorse della città e i soldi dei cittadini, perché tutte queste sconfitte legali non sono gratuite”. Il giudice ha infatti deciso che ognuno dei quattro ricorrenti riceva 3 mila euro “a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale da discriminazione”, a questi vanno aggiunti i 15 mila euro che andranno all’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) per lo stesso motivo e gli 8.500 euro (+ Iva) per spese legali. “Stiamo parlando di 37 mila euro che saranno sottratti alle casse comunali e che invece il sindaco, con un atto che a questo punto mi pare doveroso, dovrebbe pagare personalmente”, conclude Del Bono. “Subito dopo deve mettere fine a questa inutile crociata”.