Emilio Del Bono attacca il bilancio del sindaco Adriano Paroli e lo fa partendo dalle infrastrutture che, secondo il candidato del Pd, non solo non sono state fatte come promesso, ma che sono ben lontane dalle opere fondamentali per una città. Del Bono"salva", dei progetti di Paroli, l’ipotesi di coinvolgimento del privato sociale nella gestione dei servizi sociali, e il Teatro Grande. "Per noi – dice Del Bono al Bresciaoggi – la condizione è che vadano in soffitta le grandi opere inutili e usare quelle risorse per la spesa sociale" e continua "Basta un dato: i tagli che ha fatto Paroli non sono lineari, l’assessorato di Rolfi non è stato penalizzato di un euro. Noi chiederemmo sogni intelligenti, mica 40mila euro per i burattini a piazza Rovetta, e sogni fattibili, ma neppure questi Paroli li ha portati a termine". Del Bono tira fuori anche il discorso di Artematica e l’idea di un Museo di Arte Contemporanea "Dico una cosa: in un altro paese solo la vicenda di Artematica basterebbe per cacciare una giunta. Invece, con questa alle spalle parla di cultura. Fa il nome del gallerista Massimo Minini che si sa benissimo che collabora con il centrosinistra. E dopo 4 anni e mezzo di governo butta lì Mercato dei grani e Tribunale senza neppure dire cosa ha intenzione concretamente di farci".
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