Ieri alla Camera di Commercio di Brescia dibattito acceso sulla norma che gli autotrasportatori bresciani del Fai, Federazione guidata da Antonio Petrogalli, vogliono difendere. Si tratta della «Legge sui costi minimi incomprimibili della sicurezza». Come riferisce il Bresciaoggi, gli associati temono che la possibile abolizione della legge – desiderata da Confindustria che ha fatto ricorso al Tar contro il decreto – possa favorire chi non è in regola, infatti secondo la Federazione chi scende al di sotto di quei minimi significa che opera nell’illegalità. Il Tar Lazio si pronuncerà giovedì prossimo. "Se il Tar dovesse bloccarla, quella legge, e il Ministero non modificasse i punti che il Tribunale amministrativo dovesse trovare non aderenti alle norme, siamo disposti ad andare al fermo dei Tir anche da soli», ha dichiarato il presidente nazionale Paolo Ugge. Come ha ricordato Antonio Petrogalli il Fai vuole solo evitare realtà irregolari che facciano concorrenza sleale alle imprese italiane.
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