Il vicesindaco pensava che la proroga al bando per il risarcimento dei privati che decidono di ripulire i muri di casa propria da scritte e graffiti (pari al 70 per cento del totale e non superiore ai 5 mila euro per intervento) potesse convincere molti cittadini a farne approfittarne. Invece, con grande sorpresa, in Loggia sono arrivate solo una decina di richieste in più rispetto alle sette già avanzate durante la prima fase del bando. Per evitare che i soldi stanziati per il bando restino inutilizzati e che le case bresciane restino “macchiate” da scritte, tag e quant’altro, il vicesindaco, interpellato dal Corriere di Brescia, ha annunciato l’intenzione di sanzionare i proprietari che resteranno inerti di fronte al degrado dei propri muri e infissi coperti da scritte.
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