Un 49enne bresciano è finito in manette con accuse pesanti. Secondo le indagini della Mobile l’uomo sarebbe arrivato al punto di bruciare il mobilificio gestito dal fratello gemello con un socio per “punire” il familiare. Già in precedenza l’arrestato – sempre secondo l’accusa – aveva preso a pugni il compagno d’affari 44enne del fratello. Minacciando invece il gemello di morte. Una situazione di tensione, forse dettata dalla gelosia, che sarebbe culminata il 26 ottobre proprio nel rogo dell’azienda, situata in via Labirinto.
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