Con un comunicato alcuni consiglieri del Pd in Loggia sono tornati sulla discarica d’amianto di via Brocchi, dal 18 ottobre scorso sotto sequestro per presunti illeciti nel conferimento dell’amianto. Di seguito le motivazioni che hanno spinto il Pd a presentare un’interrogazione:

I Consiglieri Emilio Del Bono, Valter Muchetti, Aldo Boifava, Fabio Capra, Luigi Gaffurini e Aldo Rebecchi, hanno presentato, oggi, una interrogazione in merito alla discarica di amianto in via Brocchi. In data 18 ottobre, a seguito di ispezione condotta dagli uomini del Corpo Forestale unitamente ai funzionari dell’Arpa, l’area della discarica di via Brocchi è stata sottoposta a sequestro penale e che fra le motivazioni del sequestro, oltre al sospetto di un potenziale inquinamento delle falde acquifere generato da un persistente allagamento a sud del sito, vi sono una serie di presunte difformità delle procedure di smaltimento rispetto alle prescrizioni dettate dall’Autorizzazione ambientale integrata rilasciata da Regione Lombardia, nonché la presenza di buchi su alcuni dei fogli di cellophane che ricoprivano il materiale già pronto per essere interrato.

Hanno pertanto chiesto al Sindaco:

  • se tutte le prescrizioni legate all’iter autorizzativo dell’apertura della discarica siano state effettivamente rispettate;

  • se corrisponda al vero che l’autorizzazione concessa preveda anche la piantumazione di alberi ad alto fusto lungo il perimetro della zona e, in caso affermativo, se a ciò si sia provveduto;

  • se sia intenzione dell’Amministrazione Comunale procedere in alcun modo contro la ditta che gestisce la discarica;

  • se sia prevista la comminazione di sanzioni e, in tal caso, in quale misura;

  • se la riapertura al traffico di via Brocchi sarà dall’Amministrazione assicurata anche nel caso di dissequestro della discarica;

  • se i controlli effettuati dagli organi competenti abbiano accertato un corretto utilizzo del box all’interno del quale sono eseguite le verifiche di integrità del carico di amianto in arrivo, in particolare per quanto concerne l’effettivo utilizzo dello stesso, la sua decompressurizzazione (che dovrebbe evitare, nel caso di carichi aperti o danneggiati, eventuali dispersioni di polveri d’amianto nell’aria) e l’effettiva efficacia della procedura.

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Redazione BsNews.it
Tags: aldo boifava

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