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Metro. Il consigliere Muchetti (Pd) lancia l’allarme: “Servono aree di sosta e una nuova viabilità. Qualcuno invece preferisce realizzare parcheggi in centro”

Pubblichiamo di seguito la lettera al direttore del consigliere comunale del Pd Valter Muchetti, che auspica la costruzione di nuovi parcheggi nei pressi delle stazioni metropolitane e denuncia la mancanza di un’adeguata strategia della mobilità in grado di agevolare l’ormai prossimo avvento di questa opera. Poi la stoccata: “Qualcuno ha trovato fosse meglio intervenire e modificare i progetti originali pensando, al contempo, ad un nuovo parcheggio in centro storico. Una questione di scelte, certo. Scelte che i cittadini bresciani, fortunatamente, saranno presto chiamati a giudicare”.

 

Egregio Direttore,

ho partecipato con particolare interesse all’inaugurazione delle due stazioni della metropolitana, percependo distintamente il coinvolgimento dei cittadini bresciani in questa grande opera che della mobilità urbana modificherà drasticamente comportamenti ed abitudini consolidate, incidendo sul nostro stile di vita del quale in ogni caso, volenti o meno, i prossimi anni ci obbligheranno ad una revisione.

Sono convinto che, come già datosi per tante altre opere ed infrastrutture, anche in questa occasione la nostra città saprà dimostrare di essere all’avanguardia rispetto al resto d’Italia. E tuttavia, proprio in  nome di quelle potenzialità e possibilità di sviluppo che dovrebbero unire in un grande progetto condiviso le amministrazioni passate con quella attuale e con le venture, vorrei mi fosse concesso di esprimere alcune considerazioni e preoccupazioni.

Non si può non essere concordi, credo, con il fatto che l’utilizzo e con esso il futuro sviluppo della metropolitana siano necessariamente legati alla disponibilità di parcheggi scambiatori opportunamente collocati nelle zone periferiche della città: una conditio sine qua non per le potenzialmente migliaia di persone affluenti dal territorio provinciale per le quali, altrimenti, la metropolitana finirebbe per non rivelarsi né utile né facilmente fruibile. Allo stato attuale, tuttavia, a questa esigenza non v’è adeguata risposta, dal momento che il numero dei parcheggi in questione sarà anzitutto inferiore rispetto a quello programmato in fase di progettazione, ed in ogni caso  insufficiente rispetto alle effettive necessità.

Quali le conseguenze non è difficile immaginarlo. Pensiamo alla zona di Sant’Eufemia e Buffalora, ad esempio: trovando il parcheggio scambiatore pieno, le auto risaliranno fino a Sanpolino, occupando per buona parte della giornata quei parcheggi che dovrebbero invece essere a disposizione dei residenti e dei commercianti della zona, con grande difficoltà soprattutto per questi ultimi (per inciso, a Sanpolino residenti e commerciati stanno da anni aspettando l’apertura del collegamento con via Serenissima della quale, nonostante ripetute promesse, nulla ancora si sa). Medesime considerazioni potrebbero essere evidentemente avanzate per ognuna delle altre zone della città.

In una recente riunione della Commissione Società Controllate e Partecipate il presidente, Luigi Meleleo, e il direttore, Claudio Garatti, di Brescia Trasporti SpA, unitamente al direttore di Brescia Mobilità SpA, Marco Medeghini, hanno confermato che, ad oggi, il Comune di Brescia non ha conferito incarico alcuno finalizzato a ridisegnare la mobilità urbana alla luce dell’avvio della metropolitana. Nulla cioè – ed è a dir poco sorprendente essendo già a fine ottobre – è stato fatto per ripensare gli spostamenti in città sui quali necessariamente la metropolitana andrà ad influire, quando si sarebbe dovuto quanto meno pensare a come evitare il possibile sovrapporsi di percorsi, o a come rendere interscambiabili percorsi diversi (ferro, gomma, bici…). Impossibile, evidentemente, che gennaio ci trovi pronti. Ma cosa si sta mai aspettando, mi chiedo?! E cosa ci hanno mai mostrato, questi anni trascorsi, se non contese di primato fra Provincia e Comune e silenzi della Regione (tutti, per altro, con medesima guida Lega /Pdl)?

Sarebbe stato paradossalmente sufficiente, e avrebbe dimostrato maggior attenzione e capacità, il limitarsi a concludere quanto da altri già iniziato, contentandosi del taglio del nastro. Qualcuno, invece, ha trovato fosse meglio intervenire e modificare i progetti originali pensando, al contempo, ad un nuovo parcheggio in centro storico. Una questione di scelte, certo. Scelte che i cittadini bresciani, fortunatamente, saranno presto chiamati a giudicare.

 

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Redazione BsNews.it

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