(a.c.) 14 distaccamenti dei Vigili del fuoco volontari della nostra provincia hanno chiesto, e ottenuto, un incontro in Prefettura. Una riunione tranquilla e serena, nella quale però sono emerse con fermezza tante questioni che stanno rendendo la vita difficile agli oltre 300 pompieri volontari di cui disponiamo.
Questione "visita medica". I volontari che vogliono entrare a far parte del corpo devono sottoporsi obbligatoriamente a una visita, che devono pagarsi da soli. A parte il costo assolutamente importante, 260 euro, per i volontari è incomprensibile il motivo per il quale la visita debba essere effettuata a Verona, presso il Compartimento delle Ferrovie dello Stato scaligero. Oltre al denaro per visita e viaggio, i volontari pederanno anche una giornata di lavoro.
Altri grossi problemi quelli che riguardano l’arruolamento: 70 giovani che hanno già ottenuto il decreto ministeriale di vigile del fuoco sono in attesa, da mesi, di poter partecipare ai corsi obbligatori prima di entrare in servizio. Peccato che per poterli fare e poi iniziare a lavorare deve essere rispettata la proporzione di 1 istruttore-5 volontari, e di istruttori a Brescia ce n’è soltanto uno. O si cambia la proporzione, o vengono assunti nuovi istruttori oppure, va da sé, questi volontari non entreranno mai in servizio. E bisogno di forze nuove ce ne sarebbe, eccome.
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