Onofri a Fenaroli: “Grazie per linvito al tavolo, ma la nostra Civica non è gregaria al centro-sinistra”
In riferimento all’invito esteso dal candidato sindaco Marco Fenaroli alla lista Piattaforma Civica guidata da Francesco Onofri, per un tavolo di confronto in merito ad eventuali alleanze e coalizioni in vista delle amministrative a Brescia, Francesco Onofri risponde declinando l’invito.
In una nota di Piattaforma Civica, si legge, tra l’altro, dopo il ringraziamento per l’invito “ che giudico frutto di una sincera volontà di costruire il disegno politico in cui credi”, Onofri afferma che il tema di una possibile alleanza con la lista capeggiata dall’esponente vicino a Sel, “ è conseguenza però di un equivoco di fondo, di cui non sei certo tu responsabile,ma che nasce da alcuni sillogismi sbagliati legati al mio cognome, ed è stato avallato da certa stampa abituata a ragionare secondo schemi preconcetti, e fomentata da alcuni abili esponenti politici di partito, cui fa gioco catalogarci e etichettarci”.
Onofri prosegue: “Ho girato il tuo invito ai miei più stretti collaboratori (una ventina di persone) perché non sono abituato a decidere da solo e ho chiesto che cosa ne pensassero. La risposta è unanime. Molte grazie, ma noi non siamo tra le “forze politiche e candidati di centro- sinistra” e non ci sentiamo a casa nostra in uno schieramento che è figlio di una contrapposizione ideologica sinistra/destra rispetto alla quale noi siamo civicamente "oltre". Gli amici del gruppo bresciano degli ecocivici, che peraltro non potrebbero per loro storia recente personale sedersi allo stesso tavolo con SEL per motivi persino più radicali di quelli miei e degli altri, sono diventati compartecipi di questa nostra esperienza civica citando Cohn Bendit, leader del ’68 parigino, che dice che ne ha piene le tasche di chi gli chiede se è di destra o di sinistra, perché lui difendendo l’ambiente non sta da nessuna delle due parti. Lo stesso vale per noi, se aggiungi alla parola “ambiente” le espressioni – faccio degli esempi – aiuto alle famiglie bisognose e alle madri, crescita delle imprese, sport di quartiere, orti urbani, ristrutturazione della macchina del Comune, moratoria dei volumi, housing sociale con le case sfitte a canoni integrati o garantiti da enti morali e fondazioni, mobilità intelligente, crescita culturale della città, buone relazioni tra università A2A e imprese su ricerca e sviluppo ed energia, coordinamento e guida del volontariato”.
Non partiamo da zero, conclude la lettera:”Abbiamo molte idee sulla città e ci abbiamo lavorato per quattro anni, dopo l’esperienza lampo dell’ultima campagna elettorale. Noi vogliamo scatenare gli anticorpi contro corruzione, carrierismi, indifferenza, contrapposizione ideologica preconcetta figlia del passato remoto, se non di inimicizie personali, rivalse, invidie, misere vendette covate per anni, abusi di potere per interessi personali o del proprio partito o movimento o sindacato, logiche di scambio, ecc., e cioè di tutti questi virus e batteri che ammorbano la politica italiana.
La vostra medicina, che ha il principio attivo “tutti contro le destre”, per noi è ormai scaduta o inefficace come certi antibiotici diventati acqua fresca e fa arricchire solo certi furbi “farmacisti” o multinazionali del farmaco allopatico, che con il “muro contro muro” ci vivono e spesso ci fanno anche affari.Il prossimo sindaco non può quindi essere uno che ha la maglia della “squadra del cuore”sopra la fascia tricolore”.