(a.c.) Sul corpo non sono stati trovati segni di violenza, e l’autopsia eseguita martedì ha riscontrato che nei polmoni c’è acqua, segno evidente che la donna sia morta per annegamento. Questo non risolve del tutto i contorni della morte di Giovanna Locatelli, la 48enne ripescata nelle acque antistanti il lungolago Battisti di Desenzano, ma perlomeno aiutano a scacciare i dubbi circa una fine violenta.
La donna, originaria di Chiari, si era trasferita a Desenzano per rifarsi una vita dopo la separazione dal marito, commerciante ambulante nella cittadina della Bassa. Proprio al marito è toccato il riconoscimento ufficiale della salma, rimasta per dieci giorni in acqua.
Nei prossimi giorni saranno noti anche i risultati degli esami tossicologici. Nemmeno da quelli, probabilmente, si saprà se l’annegamento è stato una una disgrazia o un gesto volontario.
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