Nas al lavoro anche a Brescia, oltre che in molte altre città italiane, per controllare che le ricette mediche prescritte da medici chirurghi di aziende ospedaliere pubbliche e private della nostra provincia corrispondano a reali patologie e non siano, invece, come sospettato, la conseguenza di benefit e regali offerti da informatori e case farmaceutiche per incrementare l’utilizzo dei propri farmaci. L’indagine, condotta dal Nas di Bologna e coordinata dalle Procure della Repubblica di Rimini e Busto Arsizio (VA), ha portato alla scoperta di una presunta e ben collaudata organizzazione che aveva come protagonisti informatori scientifici di una casa farmaceutica che avrebbero elargito regali e promesso somme extra in denaro per fare in modo che medici chirurghi incrementassero il numero delle ricette dei propri farmaci. I reati contestati vanno dall’associazione a delinquere, alla corruzione, all’istigazione, alla corruzione, alla truffa in danno del Servizio Sanitario Nazionale, dal falso al comparaggio. I medici indagati sono specialisti in nefrologia, endocrinologia e pediatria. Oggi i nas si stanno concentrando sulle ricette emesse proprio da questi ultimi.
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