Il suo incubo è finito. I carabinieri di Salò hanno liberato dalla schiavitù una giovane prostituta rumena di 19 anni grazie all’aiuto di due clienti, che dopo diversi mesi di frequentazione, hanno ricevuto la confessione choc della giovane. Secondo il racconto della ragazza il suo protettore l’avrebbe minacciata, riempita di botte e violentata. I militari a quel punto hanno rintracciato la giovane, liberandola dal suo aguzzino. Per lui, invece, sono scattate le manette per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, oltre che per detenzione di droga. Oltre alla droga i carabinieri hanno trovato in casa del protettore diversi soldi, tessere sanitarie e documenti di identità di altre ragazze rumene, probabilmente anch’esse costrette a prostituirsi. In casa il pappane aveva anche una mazza da baseball e diversi coltelli con i quali convinceva la giovane connazionale a prostituirsi e riconsegnare a lui l’intero guadagno.
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