Una famiglia di Cogozzo di Villa Carcina, in Valtrompia, è finita in ospedale per un avvelenamento da funghi. Non funghi qualsiasi, ma le temutissime e altrettanto velenose Amanita phalloides. In realtà pensavano di aver mangiato delle commestibili “mazze di tamburo”. I primi sintomi di avvelenamento sono stati avvertiti dalla mamma 35enne nel cuore della notte, quando si è svegliata con forti dolori addominali. Accompagnata dal marito al pronto soccorso di Gardone Val Trompia, la donna è stata ricoverata finchè mercoledì i medici del presidio valtrumplino non hanno preferito trasferirla all’ospedale Civile per controllare i suoi valori ematici. Lo stesso malessere è stato avvertito dal marito intorno alle 7,30 del mattino mentre si trovava al lavoro. Stessa sintomatologia e stessa intossicazione anche per il figlioletto di nove anni trasportato d’urgenza all’opsedale pediatrico di Brescia dal nonno e dalla zio. Il bambino stava davvero male. Ora il pericolo sembra essere passato ma lo spavento è stato grande e i tre rimangono ancora sotto stretta sorveglianza medica.
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