Il vicesindaco di Brescia è intervenuto per chiarire la posizione dell’Amministrazione comunale, concordata l’assessore alla Pubblica Istruzione Andrea Arcai, in seguito alle richieste avanzate dalla Cgil sul ripristino dei servizi ai bambini di etnia rom e sinti. “Trovo che questa polemica sia strumentale e totalmente fuori luogo – ha dichiarato il vicesindaco di Brescia Fabio Rolfi – Gli utenti di etnia rom e sinti che usufruiscono dei servizi scolastici a Brescia sono attualmente 73. Va sottolineato inoltre che queste comunità hanno una morosità nei confronti del Comune di Brescia di 75.000€ accumulata negli anni per servizi di mensa e di trasporto erogati e mai pagati. Non è un discorso di etnie o discriminazioni, si tratta di rispettare le norme e di applicare un regolamento, che le famiglie in questione non hanno mai voluto concordare, voluto dalla Giunta comunale e che vale per gli utenti di tutti i servizi, nomadi inclusi”. “Ricordo alla Cgil – conclude Rolfi – che il diritto allo studio non è negato. Anzi, è un obbligo e pertanto deve essere adempiuto dalle famiglie senza alcuna scusa a riguardo.”
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