Le buone vacanze

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Di quando in quando, nel naturale flusso della realtà, è facile incontrare situazioni difficili perfino da immaginare. Con questo preciso sentimento cercherò di narrare un piccolo straordinario evento che rispecchia gli attuali comportamenti sociali. Si tratta di questo. In un appartamento bicamere sottoposto a mutuo e abitato da una coppia senza figli, vivono da una diecina d’anni un lui e una lei, regolarmente sposati.

L’uomo è un ordinario impiegato, cassiere di banca. Lei è segretaria di azienda. Ogni anno verso il mese di agosto, dopo aver salutato i vicini di casa, se ne vanno in vacanza scegliendo un anno il mare, in alternativa a quello trascorso precedentemente in montagna. Ma in questa stagione di crisi conclamata, i due, per non alterare l’impeccabile perfezione del loro modo di vivere e quindi della loro immagine sociale, dopo aver organizzato segretamente le provviste necessarie, hanno deciso di fingere la partenza, rimanendo invece chiusi in casa, per le due settimane dedicate ufficialmente al mare o alla montagna. “Buone vacanze.” Avevano augurato i vicini. “Buone vacanze anche a voi”, aveva risposto la coppia quasi in coro.

Poi avevano finto di partire con la loro piccola automobile ma nel cuore della notte erano rientrati furtivamente in casa. Con un sorriso immortale l’amico cuoco nella trattoria del quartiere, con la mano tesa verso un balconcino al primo piano dello stabile mi ha informato.

“Ormai lo sanno tutti che loro due son là dentro e si preparano alla finzione del ritorno, quando ognuno chiederà i particolari della vacanza”.

“Ma poi glielo diranno che sono stati scoperti?” “Sì ma solo fra qualche anno. Per un po’ giocheranno al gatto e al sorcio. Ma qui siamo tutti a posto prima o poi con gentilezza qualcuno gli lo dirà.”

“Mi sa che quel qualcuno sarai proprio tu.”

“Eppure anch’io le vacanze le ho trascorse a casa mia. Io e mia moglie ci siamo detti. Ma dove andiamo che per il lavoro non siamo mai a goderci la casa? A fare le file al sole rovente o a aspettare in qualche trattoria. affollata?”

“Mi fa una certa impressione a sapere che due esseri umani sono chiusi là dentro solo per poter dire agli altri che sono stati in ferie. Ma sei sicuro che ci sono?

E se vi avessero presi in giro tutti?”

* testo tratto da www.silvanoagosti.com su gentile concessione dell’autore 

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