A Brescia sono 27,8 i milioni derivanti dell´aumento dell´Imu sulla seconda casa e sui fabbricati commerciali e industriali. Una manna dal cielo per i conti della Loggia, impegnata a fronteggiare i tagli della spending review e a finanziare spese sociali che non possono più essere rimandate.
La normativa ha consentito di coprire il buco da 22 milioni lasciato dal taglio di dividendi A2A dichiarando il disequilibrio di bilancio, che ora va sanato. Gli effetti della variazione dell’aliquota serviranno per far fronte ai tagli della spending review. La quota restante (3,3 milioni) servirà per spese obbligatorie e a scopi sociali, con un occhio di riguardo per l´assistenza scolastica e la copertura delle rette dei disabili, ma anche degli anziani già in casa di riposo.
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