Con un comunicato la sezione del Basso Sebino di Legambiente rende nota la costruzione di una cantina, parte della quale sembra essere scavata all’interno della montagna. Di seguito il testo integrale del comunicato:
“Sul cocuzzolo della montagna, in un’area che era un bosco , vincolata paesaggisticamente, di delicato impatto ambientale ed idrogeologico (vicino c’è un piccolo acquedotto), una società agricola di recente costituzione (28-9-2010) sta facendo costruire sulla sommità della collina in località Dossello (Iseo) una cantina. Questa società ha aperto in data 14/4/2011 un SUAP (sportello unico attività produttive) per la costruzione di una cantina su di un lotto la cui superficie è di 10.460 mq. La cui volumetria complessiva è di 2.523mq. per complessivi 1.364mq. di intervento edilizio. La cantina è in parte scavata nella montagna, un bosco è stato tagliato stata dove la vista aerea del lago è stupenda. La sua accessibilità è difficoltosa date le forti pendenze per raggiungerla sopra la frazione del Dossello. Le strada è piccola e non consente un agevole transito delle macchine agricole e degli automezzi con rimorchi che normalmente sono in uso nei piazzali delle cantine ( è già difficoltoso accedere in automobile). Davanti alla cantina non esiste un piazzale di manovra date le condizioni in cui è stata posta su di una una montagna che è stata affettata per lo scopo. Normalmente le cantine, non solo in Franciacorta, sono poste in pianura dove c’è una maggiore facilità operativa e logistica, minori costi di gestione e minori perditempi. La proprietà ha richiesto i finanziamenti previsti dal programma di sviluppo rurale 2007-2013 della regione Lombardia (misura 121. ammodernamento delle aziende agricole).Ma qui c’è un’altra enorme contraddizione; da quattro anni la Regione sta erogando dei sussidi (mezzo milione di euro nella sola provincia di Brescia) agli agricoltori tra cui la FranciaCorta per ridurre la produzione di vino. E’ ridicolo che da una parte si incentivi la costruzione di infrastrutture produttive come le cantine e dall’altra si sussidi la distruzione dell’uva per un eccesso di offerta. Ecco uno dei tanti motivi per cui le nostre finanze pubbliche sono allo sfascio, l’ente pubblico stanzia fondi per la costruzione di cantine per produrre vino e al tempo stesso stanzia anche fondi per ridurre la produzione vitevinicola. Anche se il procedimento è stato legittimo, superando tutto l’iter, c’è da chiedersi come il Comune di Iseo abbia potuto lo scorso anno avvallare un simile intervento”.
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