(a.c.) Una protesta contro l’eccessivo prelievo di acqua del lago, una protesta contro la "latitanza" di Provincia e Regione, corresponsabili del cattivo stato in cui versa il lago. Erano circa in 500 i manifestanti che ieri lungo la provinciale 237 hanno sfilato per richiamare l’attenzione sul lago d’Idro, teatro, lo scorso giorno di ferragosto, dell’episodio che ha fatto scatenare la rabbia di tanti cittadini e operatori economici che gravitano sul lago.
Il 15 agosto, in seguito alle necessità riscontrate nelle pianure bresciane, si è prelevata acqua dal lago, visto che Regione Lombardia non ha trovato l’accordo con la regione autonoma trentina per il rilascio (dietro pagamento) di risorse idriche. Da qui la protesta che ha portato in strada ben 500 persone, tra cui i sindaci di Anfo e Idro, che tenevano uno striscione con la scritta: «Serve nuova regola condivisa e ente gestore paritetico entro dicembre 2012».
Domani nuova missione dei manifestanti, l’obiettivo è il "pirellino" di Brescia dove è fissata una riunione per discutere del problema.
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