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La Civica Brescia: no ad altri finanziamenti pubblici per il Rigamonti

“No ad altri finanziamenti per lo stadio Rigamonti”. A dirlo è una nota dell’ex assessore comunale allo Sport Valter Braghini, oggi impegnato nel progetto di Civica Brescia, una delle formazioni che compongono la Piattaforma Civica guidata da Francesco Onofri.

ECCO IL TESTO INTEGRALE

Torna il dilemma per l’Amministrazione Comunale di Brescia se sostenere lo Sport (con la S maiuscola) o le richieste dei tifosi. Se sostenere, cioè, lo sport praticato da migliaia di bambini, ragazzi, giovani, amatori o le esigenze di una squadra professionistica. Da sempre diciamo e scriviamo che per noi compito dell’amministazione pubblica è promuovere, sostenere, aiutare le società · che avvicinano all’attività sportiva chi inizia a fare sport per gioco, chi non conosce l’impegno quotidiano di un allenamento, l’attenzione per l’alimentazione, chi non ha mai sentito il profumo dell’erba o del tartan bagnati dalla pioggia, chi non è mai stato abbagliato dalle luci della palestra; · che insegnano che non sempre si può vincere, ma che dopo una sconfitta, dopo un infortunio c’è sempre un’altra occasione per poter raggiungere l’obiettivo prefissato; · che facilitano l’inserimento e l’integrazione delle persone, compresi i disabili fisici o intelletivo-relazionali, che insegnano a resistere alle deviazioni; · che garantiscono ai ragazzi, immersi in un mondo cibernetico, una concretezza e un’educazione alla realtà; · che insegnano ai nostri giovani a rispettare le regole. Per questi motivi (e altri che sarebbe troppo lungo elencare) nasce l’importanza di sostenere la dimensione dilettantistica dello sport per il valore intrinseco che porta con se. Invece in questi giorni leggiamo sui giornali che la giunta Paroli è pronta a sborsare 600.000 euro direttamente o indirettamente (anche se Tarantini presidente del c.g. di A2A mette in dubbio la sponsorizzazione) per la realizzazione di una struttura in tubolari da 4.300 posti, oltre a fissare un canone d’affitto di € 10.000 all’anno (leggete bene, diecimila euro anno) per l’affitto dello Stadio Rigamonti), se il Brescia calcio si impegna a pagare € 110.000 relativi a due anni di affitti arretrati. Se tutte queste clausole saranno rispettate il Brescia calcio si impegna a rinunciare alla contestazione di € 734.000 , che asserisce di avere con il Comune, per opere eseguite per l’adeguamento dell’impianto alla serie A. Si dimentica che nella convenzione firmata con il Comune, di fronte ad un preventivo di € 2.100.000 per le opere di adeguamento dell’impianto, il Comune si era impegnato a coprire l’investimento per € 1.400.000 (così come ha affatto) ed il rimanente sarebbe rimasto in carico alla società di calcio. Ma questi sono altri problemi. Non ci spieghiamo, invece, perchè e come il Sindaco Paroli abbia potuto impegnarsi, con qualche centinaia di ultras della curva nord, a realizzare una struttura in uno stadio che Corioni più volte ha detto che vuole abbandonare e che lo stesso Sindaco vuole costruire in altro luogo, che sia un’avvisaglia dell’inizio della campagna elettorale? Ci permettiamo di suggerirgli, allora che ci sono attualmente quattro società di calcio giovanile, legate agli oratori, che coinvolgono oltre mille giovani e un centinaio di dirigenti e che rischiano di non poter iscriversi ai prossimi campionati per l’esosità della FIGC (Federazione di Calcio) che pretende con un anno di anticipo l’omologazione dei campi in sintetico. Il costo tra adeguamento strutturale e normativo è di 15.000-20.000 euro, una “botta” non indifferente in questi momenti di crisi. E se entro il 16 luglio queste società non troveranno il finanziamento è molto probabile che chiuderanno. Dove andranno e cosa faranno questi 1000 ragazzi? Agli incroci delle strade o nei parchi a inventare modi per passare il tempo! Non per creare dualismo con lo sport professionistico, ma nel rispetto di finalità istituzionale e nella convinzione che l’attività motoria e lo sport sono alla stregua di un servizio sociale per i cittadini , chiediamo al Sindaco Paroli, agli assessori Bianchini e Labolani se non conviene rapidamente pensare al bene dei ragazzi e alle loro famiglie, alle quali nel prossimo anno scolastico 2012-2013 è già stato tolto anche il finanziamento dell’attività motoria nelle scuole elementari del corso “Vittoria Alata”. Inoltre il risparmio di 300.000 euro sulla demenziale decisione di spostamento della pensilina di piazzale Rovetta avrebbero potuti essere investiti sul benessere dei cittadini i per migliorare il PRODOTTO INTERNO SOCIALE. Per la CIVICA BRESCIA Prof. Valter Braghini componente

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Redazione BsNews.it

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