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Gli attivisti contro Green Hill mostrano le “prove” delle soppressioni dei beagle

“Abbiamo video, registrazioni e testimonianze di dipendenti ed ex-dipendenti dell’allevamento”, affermano dal Coordinamento Fermare Green Hill. “Dentro Green Hill vengono soppressi cani per motivi che non sono di carattere sanitario, scartati perchè non adeguati allo standard aziendale. Spesso ad uccidere i cuccioli non sarebbe nemmeno il veterinario dell’azienda, unico abilitato a farlo, ma gli operai". Di fronte a queste scottanti rivelazioni il Coordinamento Fermare Green Hill chiede immediata sospensione della licenza e la chiusura dell’allevamento di Montichiari.

Sabato 30 giugno il corteo nazionale a Montichiari con ritrovo dalle 15.30 al Palageorge di via Falcone. Ad organizzarlo il rganizzato Coordinamento Fermare Green Hill. Prevista la partecipazione di diverse migliaia di persone. Ennesima mobilitazione per la chiusura dell’allevamento-lager e contro la pratica della vivisezione, che uccide 900.000 animali ogni anno solo in Italia.

Gli attivisti sono riusciti ad ottenere un video. ecco il resoconto fornito dagli animalisti:

Nel breve video si sente il dialogo di un operaio dentro il capannone che chiama un altro dipendente e afferma: “..sì è meglio che li sopprimo adesso perché altrimenti vanno nell’anagrafe canina…” La conversazione continua ma risulta difficile da interpretare:“…a parte che secondo me lui dirà: “è meglio che sente (…) e vede se li venda” però non lo so…”. Si tratta di una prova inconfutabile di soppressioni segrete effettuate dentro Green Hill. Inoltre la persona che parla di sopprimere i cani NON è il veterinario dell’azienda ma uno qualunque degli operatori. Si tratta quindi di un’operazione completamente illecita. In aggiunta si scopre, come da sempre sostenuto, che questi cuccioli soppressi non erano ancora stati registrati in anagrafe e che le soppressioni vengono fatte di nascosto, su cani mai registrati e quindi “fantasma”. Tutto questo prova ancora una volta movimenti non segnalati di nascite e morti, e probabilmente anche vendite, all’interno dell’allevamento Green Hill. “La Asl ha sempre trovato tutto a posto. Il sindaco di Montichiari ha sempre dichiarato che è tutto a posto. La polizia locale ha sempre dichiarato che è tutto a posto. Tutti ci chiedevano prove per poter togliere la licenza all’allevamento. Adesso le abbiamo e provengono da testimonianze di chi ha lavorato dentro questo lager.” affermano dal Coordinamento Fermare Green Hill.

PREPARAZIONE DEI CANI E TAGLIO DELLE CORDE VOCALI: I lavoratori di Green Hill per preparare alcuni cani agli strumenti di contenzione in cui verranno immobilizzati nei laboratori di tossicologia, vengono addestrati a tenere i cani prescelti per un tempo determinato al giorno con maschere di inalazione forzata o dentro strumenti che li immobilizzino. Abituando fin da piccoli i cuccioli a queste procedure poi saranno animali più manipolabili nei laboratori, più facili da sottoporre all’inalazione forzata di sostanze chimiche e tossiche. La Marshall Bioresources, multinazionale americana proprietaria di Green Hill, offre inoltre ai propri clienti un vasto catalogo di preparazioni chirurgiche per preparare i cani al laboratorio. Tra queste anche il taglio delle corde vocali. Questo è provato finalmente da un documento pubblicato sul sito ww.fermaregreenhill.net al seguente indirizzo: http://www.fermaregreenhill.net/wp/rivelazioni-dallinterno-di-green-hill

I NUMERI DELLA VIVISEZIONE : 600 laboratori autorizzati dal Ministero della Salute in Italia; 900.000 animali l’anno sacrificati in Italia, quasi 3.000 al giorno; Quasi 1000 i cani utilizzati ogni anno in Italia; 3 le multinazionali che allevano animali da laboratorio in Italia (Harlan, Charles River e Marshall/Green Hill) 12 Milioni gli animali utilizzati in Europa, di cui 22.000 cani, quasi tutti beagle

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Redazione BsNews.it

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