(a.c.) Il malato, in quanto tale, non può spostarsi? Si sposta l’infermiere. Per la prima volta in Lombardia da luglio partirà a Brescia e provincia un servizio sperimentale di prelievo ematico a domicilio. Alla base del progetto ci sta l’accordo tra l’Asl di Brescia e l’Associazione titolari di farmacia-Federfarma di Brescia.
Per usufruire del servizio i malati impossibilitati a muoversi dovranno semplicemente far portare in farmacia l’impegnativa ad hoc firmata dal medico curante, il quale contatterà un infermiere tramite uno dei 16 studi infermieristici registrati al Collegio infermieri Ipasvi, l’associazione che ha aderito al progetto. Una volta che il prelievo è stato effettuato sarà poi lo stesso farmacista a spedirlo presso un centro di analisi scelto tra i 7 laboratori accreditati dall’Asl.
I numeri dell’iniziativa sperimentale sono molto significativi: l’Asl ha messo a disposizione ben 181mila euro, che serviranno complessivamente per 20mila prelievi. I farmacisti ricaveranno da ogni prelievo 9 euro, per i pazienti il servizio sarà gratuito.
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