Anche sette bresciani tra gli indagati nell’inchiesta della procura Ferrara per i crolli dei capannoni industriali in seguita al sisma che si è abbattuto sulla terra emiliana. Professionisti e imprenditori che a vario titolo avrebbero lavorato alla progettazione e realizzazione dei capannoni crollati, lasciando tra le macerie il corpo senza vita dell’operaio Gerardo Cesaro, dipendente della ditta Tecopress di Dosso. Questo l’oggetto dell’inchiesta che vede coinvolti i sette bresciani che ieri si sono visti recapitare un avviso di garanzia: D.G, progettista della fondazione dello stabilimento, M.C della Edilcomp, D.A e B.A della San Michele spa, A.B, direttore dei lavori di montaggio delle strutture in cemento armato e G.A e M.C dell’Edilkamp per il cemento armato della fondazione. L’ipotesi della Procura di Ferrara è di omicidio colposo, anche se è presto per attribuire responsabilità agli indagati dato che si è solo ad una prima fase di accertamenti. Gli indagati dovranno nominare propri consulenti tecnici entro lunedì prossimo, quando verrà conferito l’incarico anche al perito della Procura.
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