Riduzione compensi per i dirigenti del Consiglio di gestione A2A, Rolfi: “Una mossa di buon governo”

Il Consiglio di Sorveglianza di A2A ha deliberato ieri una riduzione totale del monte compensi del 30%, con una  diminuzione di oltre il 50% per gli emolumenti di presidente e vicepresidente. Una scelta che accoglie il plauso convinto dell’Amministrazione comunale di Brescia, come riferisce il vicesindaco Fabio Rolfi: “Desidero esprimere il forte apprezzamento personale e di tutta l’Amministrazione comunale per la scelta di ridurre i compensi ai membri del Consiglio di Sorveglianza. Non si tratta di una azione simbolica, ma di una riduzione sostanziale e significativa, contenuta nella mozione approvata recentemente dal Consiglio comunale. Ricordo che il compenso di presidente e vicepresidente verrà ridotto di una percentuale maggiore del 50% e che sarà abolito il gettone di presenza. Un risparmio di circa 630.000€ all’anno, pari a quasi 2 milioni totali in parte corrente nel triennio. Una decisione importante, in linea con le attese della comunità e con le richieste della società civile. Una manovra di buongoverno che concretizza le proposte formulate anche dall’Amministrazione comunale e che permette di risparmiare risorse importanti che l’azienda potrà investire in maniera efficace”. “Per altro – prosegue il vicesindaco – questa riduzione rappresenta la continuazione di un percorso di ridimensionamento che il Comune di Brescia ha attuato e sta attuando anche nella gestione di altre società della galassia comunale: per esempio, per il gruppo Brescia Mobilità la Giunta comunale ha deliberato una riduzione degli emolumenti del 30%, che ha portato a un significativo risparmio e a una maggiore efficienza aziendale”. “Oltre alla riduzione dei compensi – conclude Fabio Rolfi – voglio evidenziare anche un’altra importante decisione che non deve passare inosservata: la nomina di un Comitato del territorio con un rappresentante bresciano alla presidenza. Un’iniziativa fondamentale per ridurre il gap tra a2a e il nostro territorio, una delle problematiche maggiori della fase post fusione sulla quale è doveroso lavorare in termini concreti e propositivi”.