Filippini: Bragaglio sbaglia a “stiracchiare” lo statuto del Pd

Con una nota il responsabile comunicazione del Pd franciacortino Filippo Filippini risponde al consigliere comunale  Claudio Bragaglio accusandolo di "stiracchiare" lo statuto del partito per i propri interessi.

ECCO IL TESTO INTEGRALE

Oggi il consigliere PD alla Loggia emette una nota, invero piuttosto edittale, che potete reperire qui: non mi interessa rispondere alle sue considerazioni politiche che, proprio in quanto tali, sono una posizione legittima anche se apparentemente minoritaria. Ciò che mi preme precisare è questa parte della nota:

“Intanto il mancato rispetto dello Statuto. Il percorso delle primarie è definito dall’art. 18 in modo chiaro. Prima di avviare il procedimento è indispensabile un regolamento, che invece non è stato ancora fatto. Lo Statuto esclude inoltre designazioni di organi di partito, in quanto prevede possibili candidati del PD (uno o più), ma non da parte di organismi dirigenti e da intendersi come candidati “ufficiali” di partito”.

Qui mi sento di poter intervenire. Intanto consiglio di leggere lo Statuto, che trovate qui.
Poi andrebbero letti i miei due interventi (i link nella versione originale). Come già specificato nell’ultimo, allo stato dei fatti la candidatura di Fenaroli alle primarie di coalizione del centrosinistra è una "non candidatura" poiché egli non si è mai seduto al tavolo per contrattare queste primarie, insieme alle forze politiche (inesistenti? non pervenute?) che lo supportano.

Le primarie non sono un autobus che passa, almeno secondo lo Statuto del partito cui Bragaglio appartiene, si contrattano, magari assicurandosi (non penso ci siano problemi nel caso specifico) reciproco rispetto.

Se mi è consentito dare un consiglio a Fenaroli, esca dallo schema "Limonta", non si autonomini come unto della cosiddetta società civile (ne esistono di incivili?), metta su un comitatino elettorale come lista civica o quello che vuole, se SEL vuol continuare a nascondersi dietro il fico, e si sieda insieme alla sua costituenda lista al tavolo delle trattative.