Emirati Arabi, nuove possibilità commerciali per le aziende bresciane
Tre porti marittimi e un aeroporto internazionale che collega 230 città. Oltre 6500 investitori provenienti da 138 paesi del mondo. Una moderna rete di servizi e di infrastrutture d’assoluta avanguardia. Sono queste le credenziali con le quali questa mattina si sono presentati, presso la Camera di Commercio di Brescia, i rappresentanti della Hamriya Free Zone degli Emirati Arabi Uniti nel corso di un seminario organizzato dall’Azienda Speciale Pro Brixia, al quale hanno partecipato 22 aziende bresciane. Presenti all’incontro, oltre al Presidente, Francesco Bettoni e il Segretario Generale, Massimo Ziletti, il delegato della Camera di Commercio Italo Araba Pietro Paolo Rampino e il Direttore Commerciale della Hamriya Free Zone, Saud Salim Al Mazrouee. Sono intervenuti, inoltre, Sunil Gangadharan, Direttore del Dipartimento Porti e Dogane di Sharja, Giuseppe Gradi di Banca Intesa e l’imprenditore Augusto Di Pietro che ha portato una sua diretta testimonianza.
“Considerata la perdurante crisi che continua a caratterizzare il mercato interno – commenta il Presidente della Camera di Commercio, Francesco Bettoni – le nostre PMI devono guardare all’estero con sempre maggiore attenzione al fine di sfruttare tutte le opportunità che si presentano, soprattutto nei mercati emergenti”.
Da questo punto di vista Sharja, uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti, ed in particolare la sua zona franca di Hamriya, possono senz’altro offrire importanti opportunità alle imprese bresciane che “senza delocalizzare e mantenendo le proprie strutture operative in Italia per il mercato interno – come precisa il Presidente Bettoni – possono dar vita ad ulteriori unità produttive e commerciali per vendere direttamente i loro prodotti sul mercato arabo”.
Nessuna imposizione fiscale per 15 anni per le società che vi operano, energia abbondante e a basso costo, sono tra i principali fattori che stanno attraendo importanti investimenti da tutto il mondo nella Hamriya Free Zone.