I commercianti del centro criticano l’aumento, e il modo in cui è stato imposto
(a.c.) Non piace la scelta in sé, e non piace nemmeno il modo in cui è stata presa, imposta anzi. Da parte sua l’assessore Maurizio Margaroli ammette che si sarebbe potuto quantomeno condividere l’intenzione, ma poi l’aumento ci sarebbe comunque stato in quanto è una scelta obbligata dalle difficoltà di bilancio. Il giorno dell’entrata in vigore delle nuove tariffe per la sosta in centro città le associazioni dei commercianti Ascom e Confesercenti hanno espresso pesanti critiche sul provvedimento che, di fatto, vanifica molti degli sforzi fatti negli ultimi anni per riportare gente (cioè, per loro, clienti) in centro.
L’opinione espressa a Bresciaoggi da Alessio Merigo di Confesercenti e Carlo Massoletti di Ascom è riassumibile nella netta contrarietà all’aumento di tariffa e nel rammarico per non avere avuto nemmeno voce in capitolo. Paroli secondo loro avrebbe quantomeno potuto convocare un tavolo tecnico per cercare di stipulare convenzioni ad hoc con i commercianti e i loro clienti, esonerati dal pagamento, ad esempio, se effettuano spese nei negozi del centro, analogamente a quanto avviene ad esempio al Freccia Rossa.
Il presidente del Consorzio Brescia Centro Tony Massoletti, anch’egli dispiaciuto per il provvedimento, ha lanciato una proposta mutuata da ciò che avviene nel Governo: una "spending review" cittadina tramite la quale cittadini e lavoratori potrebbero segnalare al Comune sprechi da tagliare, per evitare di cercare soldi sempre nelle tasche della gente.