Che fosse un amante delle belle donne non è mai stato un mistero per nessuno. Che amasse circondarsi di auto di lusso e frequentare locali alla moda pure. Ma che tra le passioni di Renzo Bossi ci fossero anche i videogiochi, i massaggi e le corse in auto a sirene spiegate è roba nuova, uscita dalle dichiarazioni che l’ex autista del Trota ha fatto al Tgcom 24. Oscar Morando, licenziato da poco da mamma Manuela Marrone, ha rivelato che Bossi jr “spendeva quattrini per comprare giochi e accessori per la sua consolle Xbox e andava a farsi massaggiare nelle beauty farm di Brescia”. Tutto nuovo, insomma. E ora l’ex autista sembra essere pronto a svelare tutti i retroscena del figlio del senatur. “Il mio compito era incentivarlo a fare il suo lavoro, seguendo il territorio di Brescia” dove è stato prima candidato e poi eletto con 13 mila preferenze per sedersi al Pirellone. “Però lui era molto più concentrato a fare le sue serate – continua Morando – a trattare la scorta come un giocattolo, ad andare in giro con sirena e paletta per andare dal dentista o per andare a farsi qualche massaggio a Brescia». E le confessioni non finiscono qui, fino ad arrivare a rivelare che “Dalla sede della Lega ogni giorno o due ritiravo mille o duemila euro per la benzina o l’hotel, nel caso dovessi pernottare fuori casa al termine di qualche conferenza. I soldi però sparivano, li usava il Trota per le sue serate, la sua macchina e i suoi viaggi». Parole che pesano come macigni sulla già difficile posizione di Renzo Bossi.
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