Monica rizzi (Lega Nord) sull’arresto del terrorista: “Bisogna applicare alla lettera la legge Bossi-Fini”

“L’arresto del marocchino che progettava un attentato a Milano nel nome della guerra santa contro gli infedeli la dice lunga su come sia necessario applicare alla lettera la Bossi-Fini per regolare e controllare gli ingressi sul territorio nazionale – commenta Monica Rizzi assessore regionale allo Sport e Giovani -. Apparentemente il giovane arrestato era integrato con la società, lavorava come operaio metalmeccanico in una delle tante azienda della Vallecamonica. Una vita regolare che non gli ha impedito di pensare alla Jihad e organizzare l’assalto alla sinagoga milanese. L’operazione di polizia delle scorse ore ha confermato senza paura di smentite che gli estremisti da anni sono presenti anche in Lombardia, minando la sicurezza di ogni singolo cittadino. E poi nell’era di internet tutto diventa più vulnerabile”. “Un’altro problema dovuto ai grandi flussi dell’immigrazione non controllata -continua la Rizzi- è la mancata integrazione di questi stranieri con la nostra società sia a livello culturale che religioso. Voglio congratularmi con le forse dell’ordine che compiono sempre in maniera egregia il loro lavoro, soprattutto in territori come quello di Brescia, in cui la presenza di cellule islamiche è stata dimostrata in più di una operazione e che negli ultimi anni è diventato sempre più terra di conquiste delle frange estremiste di alcuni movimenti islamici. Per questo servono e serviranno sempre più controlli mirati verso quei centri pseudo culturali non riconosciuti dove spesso trova terreno fertile anche l’odio religioso”.