Cembre: il fatturato 2011 cresce del 9,7 per cento. Dividendo da 0,16 euro per azione
Il Consiglio di Amministrazione di Cembre S.p.A., società quotata al segmento Star della Borsa di Milano, tra i principali produttori europei di connettori elettrici ed utensili per la loro installazione, riunitosi oggi a Brescia sotto la guida del presidente e amministratore delegato, Giovanni Rosani, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2011.
Il Consiglio di Amministrazione di Cembre ha inoltre deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti, convocata per il 27 aprile 2012, la distribuzione di un dividendo pari a 0,16 euro per ognuna delle azioni in circolazione, che verrà messo in pagamento dal 17 maggio 2012, con stacco della cedola n.15 a far data dal 14 maggio 2012. L’assemblea sarà chiamata anche a nominare il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale.
I ricavi consolidati dell’esercizio 2011 hanno visto un incremento del 9,7 per cento, essendo passati da 93,9 milioni di euro dell’esercizio 2010 a 103 milioni di euro alla fine del 2011. Nel solo quarto trimestre 2011 il fatturato è diminuito del 4,1%: è infatti passato da 26,5 milioni di euro del quarto trimestre 2010 a 25,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2011.
Nell’esercizio 2011 le vendite del Gruppo in Italia, pari a 44,8 milioni di euro, sono salite dell’8,2 per cento, mentre quelle estere, pari a 58,2 milioni di euro, hanno registrato un incremento del 10,9 per cento. I ricavi delle vendite sono stati realizzati per il 43,5 per cento in Italia (44,1 per cento nell’esercizio 2010), per il 42,6 per cento nella restante parte d’Europa (42,9 per cento nell’esercizio 2010) e per il 13,9 per cento fuori dal continente europeo (13 per cento anche nell’esercizio 2010).
Il risultato operativo lordo consolidato dell’esercizio, pari a 20,23 milioni di euro, corrispondente al 19,6 per cento dei ricavi delle vendite, è cresciuto dello 0,3 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2010, pari a 20,17 milioni di euro, corrispondenti al 21,5 per cento dei ricavi delle vendite. L’incidenza del costo del venduto è rimasta sostanzialmente stabile, mentre è cresciuta l’incidenza dei costi per servizi e dei costi del personale, con un numero di addetti passato dalle 548 unità, alle 591 unità.
Il risultato operativo consolidato pari a 17,29 milioni di euro, corrispondente ad un margine del 16,8 per cento sui ricavi delle vendite, è sceso dello 0,5 per cento, rispetto ai 17,38 milioni di euro dello scorso esercizio, corrispondenti al 18,5 per cento dei ricavi delle vendite.
L’utile ante imposte consolidato, pari a 17,39 milioni di euro, che corrisponde al 16,9 per cento delle vendite, è diminuito dello 0,3 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2010, pari a 17,44 milioni di euro, corrispondenti al 18,6 per cento delle vendite.
Il risultato netto consolidato dell’esercizio pari a 11,40 milioni di euro, corrispondenti all’11,1 per cento delle vendite, è cresciuto dello 0,5 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2010, pari a 11,34 milioni di euro, corrispondenti al 12,1 per cento delle vendite.
La posizione finanziaria netta é passata da un valore positivo di 13,7 milioni di euro al 31 dicembre 2010 ad un saldo positivo 2,3 milioni di euro al 31 dicembre 2011, per effetto degli ingenti investimenti compiuti nell’esercizio e ammontanti, complessivamente, a 16,6 milioni di euro.
“Il 2011 ha chiuso con ricavi delle vendite in crescita del 9,7% ed un utile netto in linea con il 2010. Il fatturato progressivo a febbraio 2012 evidenzia un calo di circa il 3,8%, calo dovuto soprattutto alla stagnazione del mercato italiano e spagnolo -ha commentato l’ad Giovanni Rosani – In questo contesto ci attendiamo per il 2012 un fatturato in lieve crescita, confidando che la situazione del mercato possa migliorare nella seconda parte dell’anno”.
“Il gruppo presenta una posizione finanziaria solida, al 31 dicembre 2011 positiva per 2,3 milioni di euro, diminuita a seguito degli ingenti investimenti effettuati per 16,6 milioni di euro – ha proseguito G.Rosani – La posizione finanziaria a fine febbraio risulta negativa per 0,2 milioni di euro. Prudenzialmente, al fine di mantenere in azienda parte delle risorse finanziarie generate, il Consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea un dividendo pari a 0,16 euro per azione”.
La Capogruppo Cembre S.p.A. nel corso dell’esercizio 2011 ha realizzato un fatturato di 80,6 milioni di euro, in crescita del 10,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2010. Il risultato operativo è invece diminuito del 3,1 per cento, passando dai 13,2 milioni di euro del 2010, ai 12,8 milioni di euro del 2011; L’utile netto della Capogruppo è stato di 9,2 milioni di euro, contro i 9,16 milioni di euro dello scorso anno, in crescita dello 0,4%. Nel corso dell’esercizio 2011 la Capogruppo ha incassato dividendi dalle proprie controllate per 0,9 milioni di euro. Nel 2010 le controllate avevano erogato dividendi per complessivi 0,6 milioni di euro.