L’Asl di Brescia ha messo i sigilli ad un’industria dolciaria situata nella zona sud della città, di proprietà di un italiano, al termine di un’indagine condotta in collaborazione con i carabinieri del Nas. L’ispezione dei tecnici dell’Igiene della Direzione Gestionale Distrettuale di Brescia e dei Carabinieri nello stabilimento è avvenuta nella giornata di ieri, 8 marzo, mentre era in corso la produzione di alimenti (croissant).
Nei locali sono state rilevate una situazione di forte degrado strutturale e gravi carenze igienico sanitarie tali da portare all’immediata sospensione della produzione, alla chiusura dello stabilimento, e al sequestro di una considerevole quantità di merce. Di particolare gravità è stata la scoperta della presenza di topi nel deposito delle materie prime utilizzate per la produzione, e di una notevole quantità di escrementi di roditori, sia sulle materie prime stesse, che sulla pavimentazione lungo le pareti di tutto lo stabilimento. 11 tonnellate di zuccheri, farine, coadiuvanti sono state poste sotto sequestro giudiziario; in via preventiva è stato inoltre sequestrato l’intero quantitativo di prodotto finito, pari a centinaia di bancali di croissant stoccati in un magazzino interno allo stabilimento e pronti per la vendita ai centri di distribuzione.
Durante gli accertamenti estesi al perimetro esterno dell’azienda dolciaria i tecnici dell’Asl hanno riscontrato la presenza sul terreno di liquami provenienti dalle fosse biologiche della struttura, utilizzate per raccogliere gli scarti di produzione. Tali liquami avevano inquinato un fossato adiacente alla massicciata ferroviaria, provocando odori nauseabondi e un ambiente favorevole alla proliferazione di animali infestanti. E’ stata pertanto avvertita l’Arpa di Brescia che ha eseguito campionamenti dei liquami per le analisi di laboratorio. Sono tuttora in corso approfondimenti sull’intera filiera produttiva, anche finalizzati all’adozione di ulteriori provvedimenti e alla quantificazione delle sanzioni amministrative che verranno comminate al titolare della ditta dolciaria. Il proprietario sarà denunciato all’autorità giudiziaria per aver detenuto all’interno dello stabilimento generi alimentari contaminati da escrementi di roditore; dovrà infine eseguire la bonifica dell’area esterna inquinata dai prodotti di scarto di produzione.
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