Il posto di presidente del Consiglio regionale e quelli vicini portano evidentemente sfortuna. E’ di oggi, infatti, la notizia che il presidente del Consiglio lombardo, il leghista Davide Boni, sarebbe indagato per corruzione nell’ambito di un’inchiesta milanese su presunte tangenti per la concessione di areew edificabili a cassano D’Adda. Prima di lui era toccato all’ex candidato presidente del Pd Filippo Penati, a Massimo Ponzoni (accusato di bancarotta) e al vice in quota Pdl Franco Nicoli Cristiani, accusato di tangenti e uscito pochi giorni fa dal carcere. Dei cinque membri originari eletti nell’ufficio di presidenza nel 2010, insomma, solo uno – Carlo Spreafico – non ha ricevuto avvisi di garanzia.
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