Il parcheggio sotto il castello? Paroli faccia come il premier Monti: dia vita a un percorso di "progettazione partecipata" e si confronti con i cittadini per capire se questa è davvero un’opera che i bresciani vogliono. E’ questa la proposta di Laura Castellettiche suggerisce anche quello che dovrebbe essere il luogo di questo confronti: l’Urban Center, suo vecchio pallino.
Ecco il testo completo del comunicato stampa:
Il Presidente Monti parla oggi di “democrazia partecipativa“, noi di Brescia per Passione parliamo più modestamente da quattro anni di “progettazione partecipata con l’Urban Center“. L’obiettivo è sempre lo stesso: informazione e coinvolgimento dei cittadini per le opere pubbliche, anticipazione dei possibili conflitti e condivisione delle scelte. Il Sindaco Paroli potrebbe a questo punto intelligentemente decidere di anticipare qualsiasi indicazione nazionale e proporre una progettazione partecipata (se il termine gli pare troppo di sinistra se ne inventi uno che gli piace) per il Parcheggio sotto il Castello. Sarebbe una sfida amministrativa importante dal punto di vista culturale e per lui, se i bresciani lo sosterranno, una ragione forte per proseguire con l’opera. Su questo progetto la conflittualità in città è alta, tantissimi i bresciani sono contrari (lo dimostrano le firme raccolte dal Comitato NO al Parcheggio sotto il Castello e i sondaggi fatti da diverse testate online) come ben sa chi ascolta con attenzione gli umori della città.
La cosa non mi pare particolarmente complessa e dispendiosa. In attesa che l’Urban Center decolli alla Corte d’Appello, si prendano i locali lasciati vuoti da A2A in Piazza Duomo (ampie vetrate e giusta dimensione) e li si rendano nuovamente utilizzabili (wifi, una rinfrescata ai muri, monitor in vetrina, tante sedie, ad indicare la volontà di riunioni partecipate). Si metta in vetrina il plastico (ora è nella sede non visitabile di Brescia Mobilità) e si proietti su monitor il video del progetto affinchè i bresciani possano conoscerne le caratteristiche. Infine, ma non ultimo, si incarichi un gruppo di lavoro affinchè coordini l’attività di progettazione partecipata: persone competenti e motivate che diano una mano ai bresciani a capire, con cifre trasparenti alla mano, il senso del parcheggio sotto il Castello. I bresciani diranno se è utile, se Brescia lo vuole. Vedremo se Paroli e la sua maggioranza riusciranno ad essere più convincenti di chi, come me, pensa che le priorità per Brescia siano altre.
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