Pgt, allarme di Legambiente per la collina di S. Anna
Il PGT adottato dal Consiglio Comunale, per il quale è in corso l’esame delle osservazioni giunte dai cittadini, dalle associazioni e dai comitati sorti allo scopo di tutelare il territorio dall’assalto del cemento, prevede l’individuazione, sulla collina di S.Anna, lato Cellatica, due ampie zone (Z.5 e Z.6) complessivamente di oltre 150.000 metri quadrati, che dovrebbero generare una enorme quantità di slp (superficie lorda di pavimento), oltre 20.000 mq, da utilizzare in altre zone della città.
Lo scopo dichiarato di questa scelta dovrebbe essere quello di giungere all’acquisizione di questa vasta area, da parte del Comune, per preservare il paesaggio, liberando le aree dal “valore edificatorio” teorico previsto dalla legge urbanistica regionale in modo da poterle pagare al “solo” valore agricolo.
Legambiente ed il CODA hanno già chiesto, con proprie osservazioni presentate regolarmente al Comune, di stralciare questo ambito dal PGT. Riteniamo, infatti, che la miglior tutela del paesaggio si fondi sul mantenimento dell’attività agricola di pregio tuttora attiva su quelle aree. Possono eventualmente essere studiati sistemi di sostegno all’agricoltura “di vicinato” che costituisce parte essenziale della tutela del paesaggio cittadino. Si rammenta inoltre che da quasi 30 anni, il Comune di Brescia, è proprietario (ma pare se lo sia scordato), di oltre 75000 mq sulla stessa collina di S.Anna. Prima di pensare all’acquisizione di nuove aree il Comune dovrebbe dimostrare di sapere trattare in modo corretto quelle che sono già nella sua disponibilità!
Ci risulta infine che i proprietari dei terreni in questione, non contenti del “regalo” di svariati milioni di euro, corrispondenti al controvalore della slp assegnata, abbiano presentato un’osservazione mirante ad ottenere una maggiore quantità di slp ed il consenso a costruire direttamente sulla collina.
Legambiente ritiene che, se accolta, questa osservazione porterebbe a snaturare definitivamente la bellezza dei luoghi che costituisce un patrimonio della collettività presente e futura. Preso atto che le modalità con cui l’Amministrazione comunale ha deciso di esaminare le osservazioni al PGT, escludendo totalmente i proponenti dalla possibilità di illustrarle in Commissione, ed escludendo i portatori di interessi collettivi (come Legambiente) dalla possibilità di avere almeno un’audizione in Commissione che consentisse d’illustrare le oltre 100 osservazioni presentate, Legambiente fa appello al Consiglio Comunale perché, in fase di approvazione del PGT, stralci questa ipotesi di distruzione del paesaggio bresciano dalla stesura definitiva dello strumento urbanistico.