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Sabato i pacifisti in piazza: “Il governo non spenda soldi per i caccia F-35”

Sabato 25 febbraio 2012 si terrà dalle ore 14 alle ore 19 in corso Zanardelli, davanti all’ex Cinema Crociera, una manifestazione nonviolenta contro l’intenzione del Governo di partecipare al progetto di costruzione e acquisto di 131 cacciabombardieri F-35. L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna nazionale “Tagliamo le ali alle armi”, che si articola in tutta la penisola in “cento piazze contro gli F-35”. A promuoverla Beati Costruttori di Pace, Gruppo Don Milani, Libertà e Giustizia, Mani Tese, Movimento internazionale per la riconciliazione, Movimento Nonviolento, Pax Christi e Osservatorio permanente sulle armi leggere.

“In questa fase di grave recessione economica – si legge nel comunicato stampa – con la manovra “Salva Italia” il governo Monti ha imposto enormi sacrifici a tutto il Paese, con tagli pesantissimi a pensioni, sanità, istruzione e welfare, rendendo sempre più incerto il futuro dei cittadini, ai quali pure viene chiesto di farsi carico dei costi della crisi. In tale contesto noi riteniamo assolutamente inaccettabile e irresponsabile ratificare questo programma, che può ancora essere bloccato poiché non è stato ancora firmato nessun contratto. Giudichiamo necessario e improrogabile un ripensamento complessivo della politica di difesa nazionale che sinora vede nella risposta armata l’unica soluzione praticata. Per ora chiediamo che almeno sul progetto degli F-35 ci sia un ripensamento totale. Non si possono ipotecare investimenti rilevanti per i prossimi 20-30 anni, senza prima avere ridiscusso in quale forma di difesa è impegnato il nostro futuro. Altri paesi europei – quali la Gran Bretagna, la Norvegia e la Svezia – stanno da tempo rivedendo i termini del progetto, ponendo in discussione la propria partecipazione. In Italia in queste ore numerosi comuni – fra i quali Palermo, Trieste e Padova – stanno inviando al Governo mozioni consiliari che chiedono l’annullamento dell’impegno di spesa per acquisto degli F-35. Nella nostra provincia sono mobilitate con questo obiettivo decine di Comuni di ogni tendenza politica, aderenti alla campagna internazionale per il disarmo nucleare “Sindaci per la Pace”. Sabato – conclude il comunicato stampa – raccoglieremo le firme dei cittadini e le adesioni delle realtà organizzate in calce ad un appello al governo affinché riveda e sospenda ogni ulteriore investimento nel progetto, troppo costoso e contrario allo spirito e alla lettera dell’articolo 11 della Costituzione”.

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Redazione BsNews.it

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