La Segreteria Provinciale di Valle Camonica della Lega Nord organizzerà, dalle ore 10,00 alle ore 13,00 di domenica 26 febbraio nel piazzale antistante l’Hotel Graffitipark a Capo di Ponte, un Gazebo di protesta contro il Governo Monti che in questi pochi (ma interminabili mesi) si è dimostrato abile solo a sfornare nuove norme fortemente centraliste e vessatorie sia nei confronti dei cittadini che degli enti locali del nord. Come nel caso dell’IMU concepita dalla riforma federalista della Lega Nord per creare un legame diretto tra la tassazione e il territorio, così da consentire ai Comuni di godere di una maggiore autonomia finanziaria e di poter contare su maggiori risorse da reinvestire per garantire servizi ai propri cittadini senza aumentare l’imposizione fiscale totale, ma di cui il Governo Monti ha pensato bene di stravolgere completamente l’impianto originario per consentire allo stato centrale di fare cassa con i soldi dei padani; basti pensare che se un Comune volesse abbassare l’aliquota base ai propri cittadini, lo potrebbe fare solo garantendo comunque allo Stato il gettito previsto. Comuni che si vedranno poi definitivamente espropriati dei loro quattrini grazie alle disposizioni, inserite tra le righe del "decreto liberalizzazioni", che mettono una pietra tombale sulla loro autonomia finanziaria e che, con un colpo di mano, cancellano le tesorerie comunali obbligando i sindaci a far confluire le risorse alla tesoreria unica dello Stato. Il risultato di questo pasticcio normativo sarà che i Comuni non avranno più disponibilità dirette e saranno costretti a piangere continuamente miseria a Roma senza poter gestire le proprie liquidità, in barba all’articolo 119 della Costituzione che sancisce il principio di autonomia finanziaria degli Enti locali. In pratica i nostri Comuni tornano ad essere gabellieri ed esattori, mentre i cittadini sono sempre più vessati e spremuti. La Lega Nord, unica forza di opposizione al Governo dei Banchieri, darà strenue battaglia a Monti e alle sue leggi staliniste, in parlamento, nelle regioni ma anche in tutti i consigli comunali dove sono presenti esponenti del nostro movimento che proprio in questi giorni stanno presentando numerose mozioni finalizzate a chiedere la cancellazione di queste norme.
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