La pena è da ridurre. A deciderlo è stata la Suprema corte che ha stabilito il fatto che non vada attribuita l’aggravante dell’omicidio per futili motivi ad Hamit Luci, l’operaio che nel 2008 – a Cividate Camuno – uccise a colpi di stanga il suo datore di lavoro. Secondo i giudici lo straniero aveva reagito ai pesanti insulti del datore in un contesto fatto comunque da continui insulti e ingiustizie, circostanza che alleggerisce leggermente la posizione dell’operaio.
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