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Canone Rai per le aziende, Caparini (Lega Nord): “Tassa immotivata, che nessuno la paghi”

"Se davvero la Rai ha fatto marcia indietro sulla questione del canone pc allora mandi una lettera riparatoria a tutti gli interessati. In ogni caso, entro giugno il ministro Passera, di concerto col Ministero per l’economia e le finanze, dovrà stilare l’elenco degli apparecchi e la tipologia dei professionisti e di imprenditori tenuti al pagamento della tassa di possesso della tv, il cosiddetto canone. Nel frattempo sono convinto che nessuno debba pagare quella tassa in quanto immotivatamente richiesta dalla Rai che non avrebbe alcuna titolarità per farlo". Lo dichiara Davide Caparini, responsabile per la comunicazione della Lega Nord. "Siamo sicuri che tale platea sarà esigua e circoscritta a coloro che effettivamente utilizzano il servizio pubblico ai fini professionali. Ricordiamo che per l’Art. 17 del decreto "salva-Italia" – Canone RAI – le imprese e le società, ai sensi di quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, nella relativa dichiarazione dei redditi, devono indicare il numero di abbonamento speciale alla radio o alla televisione la categoria di appartenenza ai fini dell’applicazione della tariffa di abbonamento radiotelevisivo speciale, nonché gli altri elementi che saranno eventualmente indicati nel provvedimento di approvazione del modello per la dichiarazione dei redditi, ai fini della verifica del pagamento del canone di abbonamento radiotelevisivo speciale". " La legge sul canone Rai (regio decreto n.246 del 1938) prevede ancora oggi il pagamento del canone a chiunque sia in possesso di apparecchi "atti o adattabili" alla ricezione delle radiotrasmissioni. Oltre al televisore – spiega ancora Caparini –  sono ormai moltissimi gli apparecchi elettronici che potrebbero rientrare nella indeterminata categoria degli "atti o adattabili" soggetti al canone: videoregistratore, registratore dvd, computer (con o senza scheda Tv e/o connessione Internet), videofonino, cellulari di nuova generazione, iPod e apparecchi mp3-mp4 provvisti di schermo, monitor a sé stante (senza computer annesso), monitor del citofono, modem, decoder, videocamera, macchina fotografica digitale, etc. Infatti, per alcuni di questi la Rai ha già cominciato in questi giorno ad esigere il canone sollecitando le aziende e i professionisti a pagare il canone anche per i “computer collegati in rete (digital signage e similari)”. Da qui la necessità di questo emendamento che chiede al ministro dello sviluppo economico di individuare gli apparecchi e i soggetti che sono tenuti a pagare il canone speciale liberando dall’impegno e dagli adempimenti burocratici".

 

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Redazione BsNews.it

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