(a.c.) Ha avuto vita breve ed ha cessato di esistere a gennaio, ma Brixia Sviluppo è tutt’ora al centro delle attenzioni politiche della città. I partiti di opposizione in Loggia, Italia dei Valori, Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà, hanno infatti annunciato un esposto alla Corte dei Conti per fare luce sulle (poche) azioni intraprese dalla società. Tramite l’avvocato Lorenzo Cinquepalmi, i tre partiti proveranno a fare chiarezza sulle operazioni immobiliari intraprese da Brixia Sviluppo: la discussa acquisizione dell’ex Oviesse in corso Mameli (per 8,7 milioni di euro, cifra considerata troppo alta), l’acquisto della sede della Circoscrizione Est (per 4,8 milioni), quello dell’area dove avrebbe dovuto sorgere il campo-nomadi a Guidizzolo nel mantovano (153 mila euro) e infine l’acquisto, non completato (lo farà il comune, autonomamente) del distaccamento della Polizia Municipale in via San Faustino (per 1,7 milioni di euro).
Perché l’esposto? Emilio del Bono, dalle colonne del Giornale di Brescia in edicola stamane: «Perché le operazioni di acquisto e vendita di immobili sono una prerogativa del Consiglio comunale, mentre non c’è una delibera che dia un mandato per le quattro operazioni».
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